Ilaria Pasqualetti – Tristezza
Vorrei capire dove vive la felicità, vorrei chiederle perché da me non viene mai e che cosa ho fatti di male per non meritarmi da lei anche un minimo di considerazione.
Vorrei capire dove vive la felicità, vorrei chiederle perché da me non viene mai e che cosa ho fatti di male per non meritarmi da lei anche un minimo di considerazione.
Non c’è più bellezza che vedere il pianto dell’essere umano, perché è qui che fa vedere suoi veri sentimenti.
Un fallimento non è la fine del mondo, è il modo per guardarsi dentro, capire dove abbiamo sbagliato e rimediare.
La felicità dipende solo da noi stessi, inutile pretenderla dagli altri, si può essere felici anche essendo soli, possiamo completarla con qualcun altro, ma è solo un tassello, sono felice da sola, ma con te lo sono di più. Questo è il senso.
E cala dal nulla in me la tristezza. Non oso chiedere perché, ne temo la risposta. L’abbraccio e le permetto di farmi compagnia.
Una persona che non usa il cuore non saprà mai cosa vuol dire avere il cuore a pezzi, basta poco per deludere noi persone sensibili, così come basta una parola gentile per farci sorridere. A differenza di loro noi usiamo il cuore, mentre loro la bocca.
La maggior parte degli uomini è scontenta, perché pochissimi sanno che la differenza tra uno e zero è più grande della differenza tra uno e mille.