Francesco Iannì – Tristezza
La mia irrequietezza rifiuta l’inerzia.
La mia irrequietezza rifiuta l’inerzia.
Frammenti di ricordi cullati dalle cristalline acque del pensiero, macerie di speranze spezzate dal bagliore del sole.
Quando si è profondamente infelici, si tende ad additare la felicità altrui come ipocrisia o credere che sia causata dall’incoscienza e dall’ignoranza delle “condanne” proposteci dalla vita. Forse sarebbe meglio, tirar fuori i coglioni per tentare di raggiungere la propria felicità, chiedersi perché non si è finora riusciti e smetterla di disprezzare tutto il mondo intorno.
Il confine fra la verità e l’ironia è abbastanza labile.
Non tutti si rendono conto di cosa significhi realmente non esserci più, per l’eternità. La vita è breve solo per coloro i quali riescono a capire che il mondo intero, un giorno, terminerà in maniera definitiva.
La “solitudine” è una strada notturna, costellata di stelle cadenti.Loneliness is a nocturnal way sprangled of fallen stars.
Non c’è sorte, per chi incolpa il destino di tutto.