Susan Randall – Tristezza
Noi siamo alunni in questo mondo, ed il dolore è il nostro maestro più grande!
Noi siamo alunni in questo mondo, ed il dolore è il nostro maestro più grande!
La vita dona la vita toglie, la vita è bella e a volte dura, qualche volta ingrata qualche volta riconoscente. La vita e ciò che si vive nel bene e nel male resta vita come lo è mia vita che mi ha dato ma mi ha tolto anche tanto come le persone a cui tenevo tanto mentre qualcuno mi dice per colpa mia, certo per colpa di essere il risultato di chi si è preso gioco di me. E adesso in ginocchio prego Dio, che sia clemente con questo cuore stremato, incollerito, prega per chi ha potuto recare qualche dolore, prega per me che a fatica vivere. La vita mi ha donato ma mi tolto chi amavo e amo di più di me stesso. La mia mamma, e la mia dolce e cara piccolina.
Sorridere spensierata, giocare in un prato fiorito con colori d’arcobaleno, sorridere e mai più piangere, ma non sorrido, non gioco, e non mi sento più bambina dentro, cosa c’è che non va? Credevo di vivere per sempre la bambina in me, Ho forse smesso di sognare? O forse ho perso la voglia di credere? Non so, vorrei, vorrei solo ritrovare quel sorriso che per caso si è perso, e per un attimo sorridere proprio come quando ero bambina in un prato colorato adesso buio!
Io e te, diversi noi, io e te, in amore noi. Io e te, adesso, domani, sempre, in amore con amore, noi.
La nostra infelicità è dovuta dall’incompiuto in cui viviamo e dal riflesso dell’Infinito a cui aneliamo.
Chiunque consideri la propria e l’altrui vita come priva di significato è non soltanto infelice, ma appena degno di vivere.
Sono una comparsa nella mia stessa vita.