Matteo Casella – Tristezza
Pensieri pesanti come macigni bloccano la strada. Vivo alla giornata, immerso in un mondo che non mi appartiene più. Il cuore beffardo continua a battere, prolungando la mia agonia.
Pensieri pesanti come macigni bloccano la strada. Vivo alla giornata, immerso in un mondo che non mi appartiene più. Il cuore beffardo continua a battere, prolungando la mia agonia.
Nulla di quello che ti ha segnato un solco nel cuore sparisce. Quando non c’è più si addormenta soltanto per no farti sentire il dolore.
Il desiderio, anzi no: l’incubo, di voler sapere prevale sempre sul desiderio di ciò che preferiremmo sentire… a discapito della salute… a discapito di tutto… e così mi autodistruggo.
I suoi occhi sono come vetrine, su cui scivola la pioggia.
Piangere non è una debolezza ma una virtù delle persone vere.
Come ho fatto a non accorgermi di questa spaccatura dentro il suo cuore? Come ho fatto a non accorgermi prima che dentro di lui non ci sono solo forza e gentilezza, ma anche angoscia e sofferenza?
Esci sole, ti prego. Voglio che asciughi le mie lacrime.