Matteo Casella – Tristezza
Conosco la morte, a lei porto rispetto, a volte la sfido.
Conosco la morte, a lei porto rispetto, a volte la sfido.
Chi è che sta urlando il mio silenzio? Chi è che vuole rendermi sorda col mio stesso dolore?
Non ricordare, perché se ricordi piangi.
Erano sogni di cristallo: preziosi e troppo fragili.
Dopo che è stato dato cuore e anima, tutto svanisce in un vuoto senza vie d’uscita e si è soli ad affrontare tal sofferenza.
Inciampai e caddi, intorno a me la gente continuava a camminare, ignorandomi, capii che avrei dovuto rialzarmi da solo.
Talmente sensibile da desiderare di piangere, ma non abbastanza da essere in grado di farlo veramente.