Claudio Visconti De Padua – Tristezza
Gli parlavo col cuore, ma non poteva ascoltarmi: il suo era solo un muscolo che batteva!
Gli parlavo col cuore, ma non poteva ascoltarmi: il suo era solo un muscolo che batteva!
Sono inciampata e ho vacillato mi sono aggrappata a “qualcosa” che credevo solido, sono andata avanti zoppicando finché sono nuovamente inciampata e caduta. Come una bambina ho pianto, ma non piangevo come una bambina, perché il dolore che sentivo era il mio cuore di adulta andare in pezzi, frantumato dalla mia stessa vita che sembrava non appartenermi più. Consolavo quel frenetico battito accarezzandolo cercando nelle pieghe della mia mente qualcosa che sapesse di buono. Quanto amaro in bocca! Ho maledetto e leccato le mie lacrime, ognuna una ferita a solcarmi l’anima di sale, le mie spalle come ali impazzite cercavano di spiccare il volo per respirare, per andare lontano con il pensiero. Qualcosa di buono! Strisciando verso il fondo mi sono spogliata della mia corazza, forse fasulla, non sono io il centro del mio mondo. Qualcosa di buono, ed eccolo! Un viso, i miei stessi occhi, la parte migliore di me. La continuità della mia vita.
Caro Gesùè una gioia ricordartidovremmo farlo semprenon solo a Natale.Caro Gesùnon chiedo nulla per meho di ché mangiare,vestire,ho un tetto,e più di tutto ho la salute!Caro Gesùho a cuore un desiderio,né per i giovani né per gli adultima su bambini ho una preghiera:che ci sia nei loro occhipace amore e giustizia,lontani dalla sofferenza!
Non c’è cosa più dolorosa di un amore non vissuto. Non c’è cosa più dolorosa di un amore non ricambiato a dovere. Non c’è niente di più doloroso di un cuore che per l’ennesima volta va in pezzi, trascinando con se le tue speranze, il tuo sorriso e la tua voglia di credere. E tornano le paure, i vuoti e quel maledetto senso di non “Essere mai all’altezza”! E credimi se ti dico che ogni cosa è inutile perché se vuoi vivere spetta a te e solo a te raccogliere ancora quei maledetti cocci e ricostruirti per l’ennesima volta!
Spesso mi chiedo se nel vasto firmamento ci sia un pianeta come il nostro, abitato da esseri umani che all’origine non mangiarono il frutto proibito.
Quando le lacrime partono dall’anima, “distruggono” anche il cuore.
Ci sono amori paragonabili a nidi, si sodaliziano su vette estreme, laddove nessuno pensava mai di costruirne uno.