Stefano Del Degan – Tristezza
Tempo senza Tempo, quello in cui ti sei dipinto il tuo Nulla.
Tempo senza Tempo, quello in cui ti sei dipinto il tuo Nulla.
Lacrime silenziose, che nessuno mai vedrà e che nessuno mai riuscirà a capire, sono quelle che fanno più rumore, che ti spaccano il cuore in due e lasceranno una ferita che per sempre rimarrà indelebile.
Chiusi gli occhi e udii il vento e il suono dell’acqua che scorreva dolcemente, velocemente nel fiume. Mi bastò per un momento. Ma sapevo che non sarebbe durato, che questa pace sarebbe volata via come se mi venisse strappata dalle braccia, e io l’avrei inseguita, io, la più disperatamente sola tra tutte le creature di Dio, per riportarla indietro.
Quel peso sulle spalle, che solo la malinconia sa dare.
Ah! Veramente non so cosa più triste che non più essere triste!
Una volta toccato il fondo non si può far altro che risalire… ma io prendo la pala e comincio a scavare.
Il dolce denso profumo si fa largo in pensieri, che ritornano a te scivolando in carezze del vento.