Cinella Micciani – Tristezza
Non c’è Amore che non possa diventare Dolore, come non esiste Dolore che non possa tramutarsi in Amore!
Non c’è Amore che non possa diventare Dolore, come non esiste Dolore che non possa tramutarsi in Amore!
Lasciami! Lasciami! Io son troppo puro per te, non mi toccare! Non era proprio ora divenuto perfetto il mio mondo? La mia pelle è troppo pura per le tue mani! Lasciami! Stupido, balordo ottuso d’un giorno. Non è la mezzanotte più chiara? I signori della terra devono essere i più puri, i più sconosciuti, i più forti, le anime di mezzanotte sono più chiare e profonde di qualunque giorno. O giorno, tu brancichi verso di me! Cerchi a tastoni la mia felicità. Son per te ricco, solitario, un tesoro solitario, una camera dei forzieri? O mondo, tu vuoi me? Son io per te montano? Son per te spirituale? Son per te divino? Ma giorno e mondo, voi siete troppo goffi, abbiate mani più accorte, tendetele verso una più profonda felicità, verso una più profonda infelicità, tendetele verso qualche Dio. Non tendetele verso di me. La mia infelicità, la mia felicità, è profonda, o giorno bizzarro. Ma io non sono un Dio, non l’inferno di un Dio, profondo è il suo dolore.
Malinconia, ti prendo per mano.
Spesso vorremmo urlare tutto il nostro dolore, ma l’anima ci trattiene le parole e noi soffriamo in silenzio!
Ieri come scusa ho detto di essere stanca, oggi come scusa ho detto di essere triste, domani dirò sinceramente di essere stanca di essere triste.
A volte in amore si soffre… dopo tante lacrime bisogna pensare che forse questo dolore lo porta l’egoismo di non accettare e amare l’altro per com’è il vero amore non pretende ma accarezza e illumina… ama senza pretesa il resto verrà da solo…
Lacrime scivolano sulla pelle bagnata d’amore. Ogni goccia raccoglie il sospiro d’attimi racchiusi in un sogno.