Anna Pavliv – Tristezza
Come scaglie affondavano nella mia pelle nuda. Gocce di pioggia penetravano nel profondo dell’anima. Dolenti. Erano lacrime trattenute. La natura quel giorno mi aveva capita, era la mia unica amica.
Come scaglie affondavano nella mia pelle nuda. Gocce di pioggia penetravano nel profondo dell’anima. Dolenti. Erano lacrime trattenute. La natura quel giorno mi aveva capita, era la mia unica amica.
Le stagioni astronomiche non sempre coincidono con quelle emotive, ci sono inverni che sembrano primavere, e ci sono primavere che hanno i colori cupi dell’inverno.
Nonostante le delusioni della vita non smetterò mai di credere!
Se la memoria non ci abbandonerà, la solitudine peserà di meno.
Perché dare termine alle cose? Perché definire stati d’animo e le proprie emozioni? Perché dirlo agli altri?Il cuore se non è cieco se ne accorge.
Una spalla su cui piangere… una mano alla quale aggrapparmi, uno sguardo per non essere solo… un sorriso per un sorriso… nulla più.
Ho sempre capito le cose un secondo dopo, eppure le ho capite. Il fatto è che gli altri non ti aspettano mai.