Leonardo Cantoro – Tristezza
È il vedere ciò che non si vede che mi porta a soffrire.
È il vedere ciò che non si vede che mi porta a soffrire.
La solitudine è come una valle buia… bella ma desolata… sola e silenziosa… la solitudine è il basso fondo della felicità.
Non si muore solo di morte, si muore ogni giorno di dolore, si muore piano piano, giorno per giorno, ogni volta che non puoi cambiare cosa ti sta uccidendo, ogni volta che si chiude una storia, ogni volta che le delusioni ti feriscono, ogni giorno muori e rinasci per una nuova morte nel cuore.
Il dolore è un vestito che va saputo portare con l’eleganza della dignità.
Quanto più lontana è la luna più la si desidera.
Le delusioni più brutte, quelle che feriscono di più, sono portate da chi ritenevi importante… da chi ha indossato la tua anima per poi togliersela e calpestarla senza pudore. E ora che sai, non puoi fare altro che ricucirti una nuova anima, scrollandoti di dosso la tristezza che hai nel cuore e con la tela di un nuovo coraggio ricucire tutto con quel filo chiamato ricominciare!
Quant’è triste la tristezza che a volte mi assale e che scaccio con tutte le mie forze… Viene accompagnata da ricordi che mi pareva avessi ormai seppellito ma che, anzi, sono ancora presenti e vivi in me.