Sabrina Mori – Tristezza
Come fosse l’ombra di se stessa usava farsi chiamare “Lei”, prigioniera di un’invisibile forza, che giorno dopo giorno l’attirava sempre più verso il suo gelido abbraccio.
Come fosse l’ombra di se stessa usava farsi chiamare “Lei”, prigioniera di un’invisibile forza, che giorno dopo giorno l’attirava sempre più verso il suo gelido abbraccio.
Quello che cammina non sono io, ma ciò che resta di me, un miscuglio di incredulità, apprensione e rabbia.
Rimpiango l’amore datoe ogni bacio,con cui il mio cuore ha parlato.
L’errore più grande è quello di averti creduto.
L’amore muore quando uno dei due ha l’esigenza di rifugiarsi nelle braccia di qualcun altro.
Il dolore per l’assenza di chi per noi era fonte di gioia e d’amore, diventa ancora più lacerante in occasioni solenni. Non c’è festività in grado di colmare i vuoti interminabili generati dall’assenza di una madre. Solo il pensiero di poterla un giorno riabbracciare, rende più lieve questo dolore.
La mancanza non compensa la lontananza.