Delia Viscusi – Tristezza
Dio, ti prego, o dentro o fuori. Non me lo bloccare sulla porta. E poi se deve essere fuori, fallo uscire presto; ma se deve essere dentro, fallo tornare in un lampo.
Dio, ti prego, o dentro o fuori. Non me lo bloccare sulla porta. E poi se deve essere fuori, fallo uscire presto; ma se deve essere dentro, fallo tornare in un lampo.
È brutto quando una cosa la senti, speri di sbagliarti, ma poi non ti sbagli mai.
Fa male essere dimenticati da chi tu non scorderai mai.
Quando il cuore di una donna piange nessuno lo sente e nessuno può guarirlo o controllarlo, meglio lasciarlo piangere perche c’è il rischio che può accumulare sempre di più, sempre di più, fino a che non riesce più contenere nulla. Solo il tempo può guarire le sue ferite. Quando piange il cuore di una donna il silenzio scompare, perché quel suo pianto, quel suo tormento stordisce tutto l’essere che in esso vive. Quando va via lascia il ricordo di quel pianto e tanta amarezza, ma ci sarà sempre qualche dono nascosto: Basta nutrire il pensiero della memoria, riempiendo valigie, rimaste vuote di emozioni nel tempo, poi il dolore sparisce e si riprende coscienza, e si capisce che desiderare di morire è troppo e che la vita e pur sempre un bellissimo dono, e vale la pena viverla.
Tristezza è quella lacrima mai versata, è nostalgia di un ricordo che mai dimenticherai.
Tutto bellissimo qui. La spensieratezza la fa da padrone e si ha quasi la sensazione…
C’è un ricordo folle dove tra noi non è mai finita, dove stiamo lì a guardarci negli occhi stiamo lì a sussurrarci “per sempre”.