Delia Viscusi – Tristezza
Che bello il mare, nonna. Più lo guardo e più mi sembra di poter vivere all’infinito, peccato che tutto finisce.
Che bello il mare, nonna. Più lo guardo e più mi sembra di poter vivere all’infinito, peccato che tutto finisce.
Senza te mi sento come un aquilone che non può volare perché non c’è vento, come il cielo grigio quando non c’è il sole, come un fiore senza acqua, che pian piano sta appassendo, sta morendo, io sto morendo dentro, nel profondo della mia anima, e nascondo la mia sofferenza dietro il mio volto stanco di dover fare sorrisi falsi. Tutto ciò l’ho voluto io, perché ho tappato le ali al mio cuore, e non posso incolpare nessuno per la mia atroce sofferenza. Sono l’artefice del mio male.
La cosa più brutta di quando stai soffrendo è che l’unica persona che potrebbe consolarti è proprio quella che ti fa soffrire.
Eppure solo il mio cuore sa cosa vuole e capirlo mi fa soffrire, perché non riesco a curarlo con l’amore che lui cerca.
Se ti senti solo, rivolgi il tuo sguardo nella notte alla Luna; sarà meno doloroso condividere la solitudine.
Ci sono momenti dove hai voglia di star bene, quel bene che si chiama Tranquillità.
Ti accorgi veramente di quanto qualcuno sia importante quando ormai questo non lo hai più… e le lacrime che cadono ora serviranno per asciugare il mare di pianto che aspetta la tua solitudine.