Annamaria Crugliano – Tristezza
Apro gli occhi ma non mi posso svegliare, li apro solo per piangere… ed ora sono così gonfi che non sanno più parlare.
Apro gli occhi ma non mi posso svegliare, li apro solo per piangere… ed ora sono così gonfi che non sanno più parlare.
Essere liberi di scrivere è più importante che avere ancora attaccate le mani! Ma oggi, sarebbe assurdo morire per difendere le tue parole.
Ti voglio amare per me… Se no amare a che serve se non si impara…
Questo è il mondo, queste sono le persone, rimarrai deluso mille volte.
Lacrime che scendono sul viso, emozionali e gonfie di dolori, si posano sul cuore. Sostano nei ricordi depositati sul fondo, mai persi e abbandonati. Sono lì in attesa, non si disperdono, e come naufraghi si tengono a galla: sofferenti maestri di vita.
Notte sei silenziosa tu notte, neanche tu parli. Forse anche tu come me sei delusa? Notte mi stai ascoltando? Avvolgimi notte, tu amica dei miei pensieri, notte, tienimi stretta mentre accogli le mie lacrime. Notte tu, che accogli la mia tristezza notte tu, tienimi stretta e fammi compagnia!
Questa è la tristezza connessa ad ogni vita finita. […] Essa però non arriva mai a realizzarsi, e serve soltanto all’eterna gioia del trionfo. Donde il velo di tristezza, che si stende su tutta la natura, la profonda, insopprimibile malinconia di ogni vita.