Livia Cassemiro – Tristezza
Io sono il passato che il tuo presente rimpiange.
Io sono il passato che il tuo presente rimpiange.
Alcune parole ti ustionano l’anima. La ferita si rimarginerà, ma le cicatrici restano.
Il pianeta trae più interessi nel cadere di una foglia che dalle parole dell’uomo, ma davanti all’azioni dello stesso uomo, l’intero pianeta trema!
Il maldestro è quello che ha voluto troppo e aspettato poco… Ha detto tanto e ascoltato meno; chi ha fatto e non ha ricevuto, chi ha disegnato con garbo la propria vita senza le prospettive dell’evoluzione spirituale.
Dai tuoi occhi gronda cielo, pezzi di fango e amore liquido. Stanotte non piangere, mentre stringi il cuscino come un sudario. Una lancia nel petto fa meno male di quest’ossessione che ti brucia dentro e ti consuma. Lenta. Goccia a goccia, ti spegni. Resta cera rovente sulla pelle, poi, si raffredda sul cuore.
Non capisco come sia possibile, sono proprio le persone che ci stanno più vicino che non ci capiscono, non riescono a vedere oltre la nostra armatura che serve solo per attutire gli urti troppo forti.
Mille strade ho fatto cercando l’oro; cuori incontrati cercando l’amore; mille e più parole lasciate al vento; tante storie create, fantasie del tempo. Capricci della mia mente… Mille strade ho fatto per trovare l’amore. Ferma e stanca, ero li, la a prendere cura di me, e solo allora ho capito che quello cercavo ero io! Senza di me nulla sarei! Perdere l’oro per trovare un tesoro.