Paul Mehis – Tristezza
Le lettere colme di “errori”, a volte, sono scritte dalla “giustizia” ma nelle lacrime.
Le lettere colme di “errori”, a volte, sono scritte dalla “giustizia” ma nelle lacrime.
Mi guardo attorno e mi chiedo spesso se è così dannatamente difettoso e riduttivo, avere un cuore talmente piccolo, da poter contenerci una sola enorme “bellezza” per volta.
Lascio accesa la candela perché bruci ogni pensiero di tristezza prendo la mano della gioia e mi riempio della sua energia, una carezza sento, un brivido lungo la schiena, l’invisibile luce mi abbraccia, ora è pace.
È bene e male sentirsi coinvolti dal dolore di chi ci sta accanto.
Il tuo silenzio logora la mia anima ormai priva di emozioni.
Piangere è come respirare: più tieni dentro, più poi cacci fuori.
E poi arriva quel momento in cui ti accorgi che non ne valeva la pena e ti senti vuota, frastornata. Perché hanno questo potere le delusioni. Lasciano dei vuoti così profondi, che non sai mai come poterli riempire.