Maria Pia Isgrò – Tristezza
Inutile far finta di soffocare il dolore… far finta che l’abbiamo combattuto, che far parte di un passato… quando meno te l’aspetti si ripresenterà.
Inutile far finta di soffocare il dolore… far finta che l’abbiamo combattuto, che far parte di un passato… quando meno te l’aspetti si ripresenterà.
La vedo, è lì, all’orizzonte. Mi guarda con occhi minacciosi, mi sfida. Vuole la mia pelle ancora una volta. Ci prova.
Il dolore fortifica oppure annienta e ti fa cadere nel burrone della disperazione.
Undici settembre: giorno in cui l’uomo è venuto meno, lasciando spazio all’animale. Gli edifici hanno eruttato fiamme; le campane hanno suonato a morto per più di 3000 persone venute a mancare in meno di un’ora.L’undici settembre è stato un giorno oscuro e sanguinoso, di proporzioni storiche, in cui morirono persone innocenti, mentre si trovavano nel loro posto di lavoro. È stato il preludio al regresso e l’inizio di ulteriori spargimenti di sangue.
Anche quando sei stato travolto dalle tempeste, non ho mai visto nei tuoi occhi la tristezza. Ti sei sempre aggrappato alla vita con tutte le tue forze, anche quando il cielo sembrava “chiuso” e le stelle sembravano cadere. Hai chinato le spalle, ma mai il tuo animo, e non immagini quanto io lo ami. Mi infondi tanta sicurezza ogni volta che passa una nuvola e tu la guardi e la lasci andare. Ed io vorrei tesoro mio “darti” le parole più belle per farti comprendere che la mia più grande emozione porta il tuo nome!
Queste lacrime sembrano voler lavare lo sporco, Lo sporco che tu mi hai gettato addosso.
Se vivi nell’ombra, alza gli occhi al cielo e luce vedrai, avrai.