Silvana Stremiz – Tristezza
Ci sono vuoti che non si riempiranno mai.
Ci sono vuoti che non si riempiranno mai.
Dovrei avere un motivo per piangere, ma maledizione, non ho idea di quale sia.
Quando il mondo ti volta le spalle e le persone che credevi amiche scompaiono, tu cresci, imparando che in fondo ognuno deve bastarsi da sé, se vuole sopravvivere.
La verità non ha nulla di scontato, va ricercata giorno dopo giorno tra le pagine della vita. Spesso è celata così bene tra quelle “righe bastarde” che si chiamano bugie.
Oggi comprendoche gli assi che ci mancanosono spesso la determinazioneun sogno e la capacità di sorridere,o semplicemente “essere” e amare veramente.
Lasciami stare nella mia tristezza, nel mio crogiolo di speranze ormai appassite, lascia che il fuoco che ha arso a lungo diventi cenere. Lasciami qui, in balia del tempo che scorre inesorabile, lascia che il vento mi accompagni dolcemente in un altro luogo. Non cercarmi ancora, non chiamarmi, da lì non c’è ritorno. La giovinezza con le sue gioie e aspettative è presto andata, tutti prima o poi vanno via, anche quel sorriso che per ultimo rimase con me. Lei, ecco, solo lei, la solitudine, eterna compagna di sempre, lei rimane, fa parte di me, è intrinseca nel mio divenire. Per lei gli altri mi hanno lasciato e ora anche tu le cedi il posto, lasci Lei a burlarsi di me.
Partire vuol dire lasciare il vecchio per prendere il nuovo; tornare significa non sentirsi capaci di vivere il nuovo senza il vecchio.