Charles Baudelaire – Tristezza
Quando saprò mai fare dello spettacolo vivente della mia triste miseria il lavoro delle mie mani e l’amore dei miei occhi?
Quando saprò mai fare dello spettacolo vivente della mia triste miseria il lavoro delle mie mani e l’amore dei miei occhi?
Ho visto l’amore negli occhi di una donna, ho visto le lacrime e il dolore. In essi ho scorto la delusione e la gioia, la passione e la rabbia. Gli occhi di una donna sono uno specchio nel quale spesso riflettersi è pericoloso. Può far male, ferire o rendere pazzamente felice e dipendente da essi.
Si riesce a convivere con i vuoti, ma è un dolore che non si potrà mai colmare.
Oggi, Domani, Sempre? Espressione vuota, anima dolorante, nulla nel cuore parla.
Era il male oscuro di cui le storie e le leggi e le universe discipline delle gran cattedre persistono a dover ignorare la causa, i modi: e lo si porta dentro di sé per tutto il folgorato scoscendere d’una vita, più greve ogni giorno, immediato.
E per tutti il dolore degli altri è dolore a metà.
Vorrei affogare i cattivi pensieri ogni volta che tornano, ma loro riaffiorano dal mare della tristezza e continuano a vivere in ogni angolo della mia vita.