Claudio Visconti De Padua – Uomini & Donne
C’era una tale sintonia in noi: benché divisi, tutte le volte che lei si adornava di tristezza le mie labbra erano spoglie di felicita!
C’era una tale sintonia in noi: benché divisi, tutte le volte che lei si adornava di tristezza le mie labbra erano spoglie di felicita!
Ci sedemmo. Lui mi fece spazio tra le gambe poco larghe. Gli poggiavo la schiena sul cuore. Chiuse le braccia intorno a me. Ecco. Non c’era niente e c’era tutto.
Donne pronte a tutto. Donne pronte ad amare e a donare se stesse nel rispetto e nella sincerità totale e donne pronte a mentire, a raggirare e ad usare per i loro scopi. Donne toste, piene di personalità e carattere, ricche di un’intelligenza raffinata e di una classe innata e donne stupide, vuote e superficiali e decisamente solo ed esclusivamente “Femmine”. E tu, che donna sei?
Due cose istruiscono l’uomo su tutta la sua natura: l’istinto e l’esperienza.
Gli uomini comuni guardano le cose nuove con occhio vecchio. L’uomo creativo osserva le cose vecchie con occhio nuovo.
Per procreare ci vuole molto ottimismo, non si fa altro che parlare di guerre mondiali, di asteroidi, di epidemie, tanto che se osservi una coppia con dei figli, li vorresti quasi condannare.
Parlavamo poco, mi guardava spesso. Mi convincevo che non guardasse me, che puntasse gli ori che avevo indosso: mi aiutava a tenere le distanze. Dovevo reprimere l’istinto di prenderlo sottobraccio, ridere, scherzare, parlare con lui, lui che era così simile a Sofia, veniva dalla stessa terra di contraddizioni, inciampava sugli stessi accenti. Dovevo reprimere l’istinto di dirgli “bentornata”.