Anna Maria D’Alò – Uomini & Donne
Lei era colline e monti da esplorare, inseguendo il suo odore nel vento.
Lei era colline e monti da esplorare, inseguendo il suo odore nel vento.
Vecchiaia: nessuno la vuole, tutti ci sperano.
A questa donna, probabilmente, il contatto con la realtà provoca un dolore insopportabile.
Se siamo troppo presenti ci chiamano invadenti. Se vi stiamo vicino e ci preoccupiamo siamo pesanti. Se vi ignoriamo siamo donne che se la “Tirano”! Ancora non ho capito come voi vorreste che noi si fosse. Stessa cosa dalla parte opposta. Se un uomo ci tratta di merda corriamo come matte, disposte a tutto. Se si fa desiderare stiamo male. Se ci ferisce soffriamo e predichiamo che vogliamo un uomo dolce, attento e premuroso, ma poi quando lo troviamo spesso non ci piace! Strana la mente delle persone, strani noi, strano l’amore.
Guardo quest’uomo, in fondo a questa luce notturna, con in braccio il neonato di Sarajevo. E d’improvviso sento quel dolore, che poi mi prenderà ogni volta e ha un modo tutto suo di aggredirmi. Mi stringe la nuca, m’irrigidisce il collo. È Diego che mi trattiene da dietro, riconosco le sue mani, il suo fiato, però non posso voltarmi. Era lui che doveva tenere in braccio il bambino […]. È lui che mi tiene per la nuca e mi sussurra di guardare il mio destino avanti, le scene della mia vita senza di lui.
Dentro la nostra anima abbiamo infiniti sentieri ancora da esplorare.
Il gusto di ciò che arriva inaspettato non fa altro che accrescere il fascino di chi sa apparire quando non è più atteso.