Angela Sclaunich – Uomini & Donne
Single? Si, grazie! Non mi interessa chiunque, ma l’uomo che non si confonderebbe mai tra i comuni!
Single? Si, grazie! Non mi interessa chiunque, ma l’uomo che non si confonderebbe mai tra i comuni!
Non c’è nessuna arte nel sedurre una fanciulla. È solo questione di fortuna trovarne una degna di essere sedotta.
Le donne le capisci solo in due occasioni: quando le porti a letto e quando ti abbandonano.
Amo le donne perché sono materne anche a cinque anni, sensuali anche a tre, erotiche anche a settanta, civette anche a ottanta. E la loro attività preferita – siano segretarie o ingegneri, casalinghe o impiegate -, la vera grande attività che svolgono perfino quando dormono, è amare.
Se la schiavitù della donna dipende dall’aver consacrato tutte le sue forze al fine di piacere agli uomini e di esserne amata, allora la sua sovranità discenderà dal dedicarsi al proprio piacere e all’amare. Amare sempre, senza riserve, senza quartiere.
E se poi riesci a farla sorridere e quel sorriso ti da quella voglia di fare qualsiasi cosa per riaccenderlo altre mille volte allora quel qualcuno è sicuramente speciale per te.
Io sto pensando una cosa: filosofia viene tradotta sempre con amore per la saggezza. Ma non è così, è il contrario: non è amore per la saggezza, è saggezza dell’amore. E allora la figura dell’amore è innanzitutto intersoggettività, è scambio. Cioè la verità non deve emergere come un corpo dottrinale: questa è la sapienza, non è la filosofia. Deve nascere dal dialogo. Dal dialogo tra due persone. Dialogo con l’altro e soprattutto con quell’altro che è la donna. Perché come mai nella storia della filosofia non compare mai una donna: che cos’è questo essere messo fuori gioco? Forse che la donna navighi in regioni non eccessivamente logiche che mettono paura agli uomini? Queste sono domande che io mi pongo.