Lev Nikolaevic Tolstoj – Uomini & Donne
Non c’era bisogno di chiedergli perché fosse lì. Era certa, come fosse lui stesso a dirglielo, che era lì per essere dov’era lei.
Non c’era bisogno di chiedergli perché fosse lì. Era certa, come fosse lui stesso a dirglielo, che era lì per essere dov’era lei.
Nella caccia non vedo che un atto inumano e sanguinario, degno solamente dei selvaggi e di uomini che conducono una vita senza coscienza.
Mi sono sempre perdutamente innamorata di materialisti, di coloro che inseguivano false ricchezze, coloro per i quali i sentimenti, le piccole cose erano solo sciocchezze. Uomini che dietro la loro rigida razionalità forse nascondevano nient’altro che un vuoto. Ho passato anni, momenti infiniti in cui, in maniera stolta, trasformavo loro in semidei. Diventavano il sole nella mia vita ed io mi trasformavo in un girasole, godendo della loro luce che invadeva i miei petali. Mi sbagliavo, ero io il sole accecante ed essi avevano solo paura di bruciarsi.
Temo che tutte le donne apprezzino la crudeltà, la crudeltà pura, più di qualsiasi altra cosa. I loro istinti sono meravigliosamente primitivi. Le abbiamo emancipate, ma esse rimangono schiave sempre in cerca di un padrone. Amano essere dominate.
Il fascino di una donna non è nella sensualità dei movimenti del suo corpo ma, nel suo cervello.
Nella vita di uomo una donna dovrebbe essere una priorità, non un optional.
Il silenzio di una donna è molto più profondo delle sue parole; soprattutto quando è delusa.