Laura Giavazzi – Uomini & Donne
A colui che ha stravolto la mia quiete, a colui che ha cambiato le regole del gioco, a colui che malgrado tutto non riuscirà a modificare il mio modo di essere, se non nell’immutabilità dei miei sentimenti.
A colui che ha stravolto la mia quiete, a colui che ha cambiato le regole del gioco, a colui che malgrado tutto non riuscirà a modificare il mio modo di essere, se non nell’immutabilità dei miei sentimenti.
Il lavoro di una donna è quello di sposarsi il più presto possibile e quello di un uomo quello di mantenersi scapolo finché può.
Ci chiamano donne difficili perché sappiamo cosa vogliamo, perché non ci accontentiamo. Usiamo la testa per pensare ed il cuore per amare, lasciamo che il nostro corpo sia la musica non lo strumento. Ci chiamano donne difficili perché chi ci prende non ha la forza di tenerci.
Quando una coppia la si vede perfetta, in realtà pecca di un grosso difetto: l’uno tradisce l’altro.
La donna più addentro nell’anima sente forza d’amore, e l’uomo si fa padrone di tutto il suo essere e si rende vita della sua vita. La donna vive per amare, e di codesto sentimento usa nelle vicende dell’esistenza per lenire l’agrezza delle sciagure, per stemperare in dolce serenità le gioie trabocchevoli. È per cotesto che la donna è la poesia della natura, perché l’amore è l’eterno sorriso del creato, l’armonia che tutti gli esseri lega in un vincolo misterioso. E mentre l’uomo trascende a forti e concitati proponimenti, e passioni violenti e subitanee, la donna modera se stessa, finché lo consente natura; e la preghiera, l’umiltà, il sacrificio le porgono mezzi di giungere là, ove non possono la vendetta, l’odio, il furore dell’uomo.
Ma l’amore non corrisposto è quello in cui il partner non vi corrisponde gli alimenti?
Mi innamorai di come lui mi guardava.