Charles Bukowski – Verità e Menzogna
Paradossalmente la gente che crede di sapere sempre tutto è proprio quella che non capisce mai un cazzo.
Paradossalmente la gente che crede di sapere sempre tutto è proprio quella che non capisce mai un cazzo.
Un vero segreto, per essere chiamato così, deve rimanere tale fino alla morte.
Se non sono convincente, non significa che ti stia mentendo.
La sincerità ha bisogno di dimostrazioni. Non esagerate, non plateali, ma semplici dimostrazioni.
È vero che se leggi una favola ti ci butti dentro, in quel momento diventi protagonista. Ma la vita non è una favola, non basta raccontare di essere ciò che non si è mai provato, solo perché lo si vorrebbe. Questo si chiama falsità.
Del resto, che c’era di giusto? C’era mai stata giustizia, anche solo per un momento, per i pesci piccoli? Tutte quelle stronzate che gli davano a bere sulla democrazia e le pari opportunità non servivano altro che a tenerli buoni, perché non bruciassero tutta la baracca. Certo, una volta ogni tanto c’era qualcuno che riusciva a tirarsi fuori dalle macerie e a emergere. Ma per ognuno di questi ce n’erano centinaia di migliaia in mezzo a una strada o in prigione o in un manicomio, o suicidi o drogati o sbronzi. E molti e molti di più che facevano lavori spregevoli e mal pagati e buttavano via tutti gli anni della loro vita in cambio della pura e semplice sopravvivenza. La schiavitù non era stata eliminata affatto, era solo stata allargata fino a comprendere i nove decimi della popolazione. Dappertutto. Santa merda.
Di certa gente non potrò mai fidarmi, sono quelli che ti parlano alle spalle e ti sorridono, falsamente, guardandoti negli occhi.