Luigi Pirandello – Verità e Menzogna
Macché realtà! Finzione, finzione!
Macché realtà! Finzione, finzione!
Ho conosciuto lei: una donna di appena trent’anni, ho avuto modo di frequentarla sei mesi, mesi in cui lei mi ha raccontato parte della sua vita. Un film che ebbe inizio con violenze fisiche e mentali, un film in cui ogni giorno la protagonista (lei) subiva violenze, un ex, un marito, un mondo tutto così mediocre. Finché un giorno capii che la mediocrità era lei, con i suoi film che dipingeva a pennello per attirare l’attenzione su se stessa. Una donna insicura, debole, falsa e meschina, pronta ad usare ogni mezzo per fare pena. Oggi quella donna malata avrà puntato già altre vittime. Io oggi posso gridare: mi sono salvata!
Finte come le lacrime che non bagnano, finto come un sentiero senza uscita, finta come una foto scattata all’amore.
Ci sono persone che splendono come gioielli, ma a ben guardare è dozzinale bigiotteria.
La verità è così sublime che solo pochi la propagano.
Ormai è assodato che ridere fa bene al cuore, ma soprattutto fa rosicare, e non poco, chi ci vuole male.
Sono bravissima a dire bugie quando si tratta di non ferire gli altri, sai quante volte ho detto “si và tutto bene” quando in realtà avrei voluto dire “fanculo al giorno che ti ho incontrato”, fanculo a me stessa che ci ho creduto, alla mia fragilità, al mio essere vera, al mio voler continuare a credere in cose inesistenti, al mondo che mi circonda, alla vita, a tutti gli schiaffi che mi ha dato. E invece continuo a dire a chiunque mi chieda: “tranquillo, va tutto bene.”