Carl (Karl) von Clausewitz – Verità e Menzogna
Poichè il talento e il genio agiscono all’infuori delle leggi la teoria, si trasformano nell’antitesi della realtà.
Poichè il talento e il genio agiscono all’infuori delle leggi la teoria, si trasformano nell’antitesi della realtà.
Quando l’intera realtà si trasforma in un labirinto, di volti, di azioni, di nomi, di apparenze, pareti fatte di verità e di non verità, bisogna scegliere attentamente la direzione. Quella sbagliata potrebbe portare alla morte, o ad altro, anche peggiore. Non è colpa di nessuno se esiste, e non esiste per fare del male. È soltanto matematica, ingegno, pretende onestà. Non si capovolge per andare incontro all’inettitudine, all’errore e alla vigliaccheria. Se non si è capaci, si resta fuori. Si comincia sempre a proprio rischio, l’inizio è esplicito, ma poi cominciano le pagine bianche, senza appigli, non ci sono più cartelli. Quelle pagine vuote non si riempiono a proprio piacimento, perché non sono proprio bianche. Non c’è niente, eppure c’è tutto. La superbia di poterle riscrivere a proprio vantaggio, per salvarsi, sarebbe punita severamente. L’incognita appartiene all’unica legge, che controlla tutte le altre, davanti alla quale persino Dio è costretto a fermarsi: non può cambiare infatti quello che non può neanche raggiungere. Una legge non si conquista, non ci si pianta sopra una bandiera e dire per esempio: “questa è la legge di gravità e adesso è di mia proprietà e dei mie figli, ci farò quello che voglio”. Un labirinto è il perfetto e severo modo per fare una distinzione tra chi è valido, preparato, onesto, e chi pretende con la forza di esserlo imponendo alla legge, con la propria autorità, una verità di parte e limitata. Questa oggettività irremovibile è quello che servo, che amo, non mi piego all’impostura di Dio, che si crede superiore ad ogni legge e in diritto di poter uccidere chi vuole per avere, perché, per dirla in termini ippici, punterei sul cavallo sbagliato, soprattutto su quello dopato.
Il mondo è un inganno; continuo ed immutabile.
Dove esiste la paura difficilmente regnerà la verità senza ombre.
Finte come le lacrime che non bagnano, finto come un sentiero senza uscita, finta come una foto scattata all’amore.
Il male conosce il bene, ma il bene non conosce il male.
Natale è già passato, tutti angeli in questo periodo, passano i giorni, non tanti, le penne delle nostre ali si perdono strada facendo trasportati dal vento si disperdono, sino al consueto miracolo scomparse le ali si diventa nuovamente umani, e con coltelli tra i denti riprendiamo “la vita quotidiana”. -.