Oliver Goldsmith – Verità e Menzogna
Attraente è ciò che rende attraente.
Attraente è ciò che rende attraente.
In questi anni sembra che il vero anticonformismo è essere onesti.
Puoi truccarti, fingerti un’altro ingannare con l’apparenza. Ma non puoi ingannare la tua coscienza, allo specchio lei ti rivelerà chi sei.
Parlare in maniera franca e dire la verità sono due cose molto diverse. L’onestà sta alla verità come la prua sta alla poppa. L’onestà appare per prima, la verità per ultima. L’intervallo fra di esse varia in maniera direttamente proporzionale alle dimensioni della barca. E nelle cose di grande portata, può occorrere molto tempo perché la verità si manifesti. A volte è solo postuma.
Qualsiasi cosa, del resto, è una perdita e spreco di tempo: tranne fottere di gusto o creare qualcosa di buono o guarire o correr dietro a una specie di fantasma-amore-felicità. Tanto tutti finiamo nel mondezzaio della sconfitta: chiamala morte, chiamala errore. Io non son bravo con le parole. Direi però, dato che tutti ci s’adatta alle circostanze, che certe cose accrescono la tua esperienza, anche se magari non si tratta di saggezza. È possibile peraltro che uno resti per tutta la vita nell’errore, vivendo in uno stato come d’intontimento o di paura. Ne avrete viste, di queste facce. Io ho visto la mia.
La trasparenza è la virtù di mostrare da una parte ciò che conviene, mentre dall’altra si cela ciò che è scomodo.
La rappresentazione drammaturgica è rituale. Essa crea un senso di realtà condivisa.