Ecclesiastico 5, 11 – Verità e Menzogna
Lascia che le loro vite siano sincere.
Lascia che le loro vite siano sincere.
Non fidarti mai ciecamente di chi quasi pretende la tua fiducia incondizionata. La fiducia nasce dalle acque limpide della sincerità, non dalle paludi dell’ipocrisia che, sebbene possa essere ben dissimulata, non sfugge mai totalmente ai radar di un’anima che si nutre di autentico.
Spesso è assai difficile dire, nel caso concreto, dove termini la forza di carattere e cominci la testardaggine.
Il mentitore abituale è un codardo che colpisce fin nel profondo; come un pugno in pieno viso è la sua codardia. Ruba l’anima e annienta il cuore, schiavizza alle sue indecisioni e insicurezze, coloro che in buona fede credono e hanno fiducia. È un insicuro e un fasullo che si nutre del proprio egoismo. Non ha nulla da dare se non falsità e prigionia. Se per caso percepisci di aver incontrato una persona simile, abbi forza e allontanati, è meglio lasciarli soli o con i propri simili, perché è sicuro. Alla fine si annienteranno a vicenda!
Dire che non si sbaglia mai è sbagliato, sbagliare ma non dirlo è ancora più sbagliato.
Il buon senso non avrà dunque mai degli eroi?
La verità riduce in cenere la zizzania che cresce accanto e intorno a me. L’offesa diventa vera se l’accolgo; perdono col cuore rivolto al Cielo, e vivo.