Luca Angelici – Viaggi e vacanze
Viaggiare non è spostarsi, è leggere quello che incontri.
Viaggiare non è spostarsi, è leggere quello che incontri.
Come quando dopo un volo estenuante atterri e aperto il portello la forza del mare s’infrange su di te con quell’aroma di salsedine e di fresco, armonizzato dal suono squittente dei gabbiani che bisticciano con le voci calde e accese dalla passione dei pescatori che approdano all’imbrunire, e il caldo abbraccio del tepore. Ecco, è così che vorrei sentirmi.
“Indovina!”.”Cosa?””Andiamo a Cuba dopodomani con un last minute!”.”Ma è fantastico!”, urlai e mi misi a saltellare di gioia.
Scegliere buoni compagni di viaggio è necessario per mantenere la retta via.
Imparare ad autogestirsi è la prima cosa da imparare nella vita di un uomo, per evitare di doversi sorbire sproloqui allucinanti da parte di saccenti sapientoni ignari d’aver smesso d’imparare nel momento stesso in cui si son sentiti arrivati.
Ci sono viaggi da cui non torni. Sono quelli più importanti. Quelli che ti cambiano. Quelli che dopo non è più uguale. Dopo è diverso. Tu sei diverso. E sono i viaggi che ti racconterai più spesso. Sorridendo oppure no. Ma con gli occhi bagnati d’emozione. Perché, dopo viaggi così, sei migliore. Sei migliore comunque.
Nei fotogrammi del tempo ti sento.