Francesco Petrarca – Viaggi e vacanze
Vedrai una città regale, addossata ad una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica Signora del Mare: Genova.
Vedrai una città regale, addossata ad una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica Signora del Mare: Genova.
Hai presente la striscia di Gaza? Questa è la striscia di monnezza.
Ho immaginato tante volte un viaggio insieme a te, ma questo sogno non si è mai avverato, così mi ritrovo a dover viaggiare con uno sconosciuto, la vita a volte non ci da tregua.Ma c’è una cosa che mi da gioia, farò in modo che il tempo passi in fretta, il nostro viaggio è la nostra storia!Si… Non importa dove ci porta, o cosa ci farà vedere, ci riempirà la vita d’amore.Buon viaggio allora a noi che lottiamo ovunque siamo, per tutte le volte che ci incroceremo.
A volte la Strada ti parla. Sussurra filastrocche di domani, come una sirena che s’affaccia alla riva dei tuoi pensieri e il tuo viaggio è il suo canto, il ritmo ubriaco dei tuoi giorni la sua cadenza. Sui marciapiedi sgranati affamati di sole. Ai vertici pulsanti delle strade, negli angoli frenetici di traiettorie in ritardo. Nel caos polifasico della metropoli, mentre ti immergi fuori dai confini di te stessa e il tuo vagare ti lascia senza fiato, mentre insegui un volto tra le maschere… il tuo.
Voglio andare là dove i pigmenti colorano l’anima, nel posto in cui è mantenuta incontaminata l’eternità; tra i grandi monti laddove puro come bruma di bosco è rimasto l’animo umano.
La vita fugge e non si arresta un’ora.E la morte vien dietro a gran giornate.
Felice sera d’estate calda, siete pronti per il mare? Avete fatto la prova costume? Io si l’ho fatta, il canotto non mi tiene più.