Rosalind Johnson – Vita
Quando si vola ogni passeggero ha un limite di bagaglio. La stessa regola va applicata alla vita. Devi eliminare il bagaglio in eccesso prima di poter volare.
Quando si vola ogni passeggero ha un limite di bagaglio. La stessa regola va applicata alla vita. Devi eliminare il bagaglio in eccesso prima di poter volare.
Stanca di pensare a tutto e tutti, di trovare sempre tempo per gli altri e non averne mai per me; per poi arrivare alla fine e sentirmi dire che non ho fatto niente. Adesso penso a me e se mi avanza tempo, quel tempo va a chi merita!
Vivere significa sporcarsi le mani. Vivere significa buttarsi con coraggio. Vivere significa cadere e sbattere il muso. Vivere significa andare al di là di voi stessi tra le stelle. Noi possiamo trasformare la disperazione in speranza, e questa è una magia. Possiamo asciugare le lacrime e sostituirle con sorrisi. Molti di noi cercano se stessi qui, alla luce. Non troverete quello che cercate. Dovete mettervi carponi dentro, dove qualche volta c’è un buio spaventoso, e scoprire cose meravigliose su voi stessi.
Chi detiene saldamente il timone della propria esistenza può navigare nei mari più agitati e nelle più violente tempeste, senza subire danni.
Nessuno può prendere per mano una grande montagna quale tu sei. Credi in te stesso.
La vita “è” fare il tutto per raggiungere l’equilibrio tra sofferenza e gioia.
Il cammino di luce interiore non è per tutte le persone, alcuni cercheranno sempre di migliorarsi e per questo s’impegneranno nella ricerca di una guida illuminante e sapiente. Capiranno il valore dei sentimenti d’amore e di rispetto verso tutti gli esseri viventi, non potranno mai vivere nell’ipocrisia e nell’inganno e di giustificazioni personali. Saranno di esempio e d’ispirazione, sicuramente soffriranno più di altri per la loro sensibilità profonda e intuitiva e saranno capaci di provare e comunicare amore con la trasparenza delle azioni e dei loro occhi. Nel cuore soffriranno molto all’inganno altrui e alla scaltrezza della bugia: valori di pochezza interiore che inducono a retrocedere in un mondo di solitudine, in compagnia con i propri “simili”, non certamente affollato d’amore; quell’amore che illumina l’anima e ingrandisce il cuore.