Giorgia Stella – Vita
La vita è una melodia. Ascoltala. La vita è un tesoro. Scoprilo. La vita è un sogno. Realizzalo. La vita è sacra. Rispettala. La vita è preziosa. Amala. La vita è l’immensità e l’immenso è viverla!
La vita è una melodia. Ascoltala. La vita è un tesoro. Scoprilo. La vita è un sogno. Realizzalo. La vita è sacra. Rispettala. La vita è preziosa. Amala. La vita è l’immensità e l’immenso è viverla!
Granelli di vita scivolanonella clessidra del tempo.Ed il pensiero indugia,sul sentiero dei ricordi.
Eppure volevo solo pensarci per poter far mio un mondo che non lo era.
L’uomo è uno spettatore inerme sul palcoscenico della sua vita.
Sono solo una persona come tante, per alcuni non sono niente. Per altri invece sarebbe meglio che non esistessi. Per molti sono troppo dura e arrogante. Qualcuno dice che sono falsa e cattiva. Altri mi definiscono schietta e sincera. Poi ci sono quelli che mi stimano, che mi amano e che credono in me. Poi ci sono io! Ed è la cosa che conta di più… io! E a me non me ne frega una emerita mazza di chi non mi vede, di chi non mi pensa e tanto meno di quelli che pensano che io non sia “Nessuno”, del resto il mondo ha libero pensiero. In fondo anche per me molte persone se non ci fossero si starebbe molto meglio. A me interessa cosa penso io, cosa sento e cosa voglio. Mi interessa quelle persone che sanno chi sono, il resto è “cibo” ormai avariato per il popolo dell’ipocrisia!
La vita è così. Tutto ad un tratto ti accorgi di esser solo. Certezze, sogni, desideri, divorati da questa vita che non guarda in faccia nessuno. Se ti viene donata una cosa bella, stai certo che, questa vita, se la riprenderà con gli interessi, facendoti apparire impotente ed insignificante, incapace di reagire, di ragionare, di esprimere il proprio pensiero, di ribellarti, facendoti sprofondare in una dimensione dove ormai le parole sono insignificanti, i gesti ancor di più, e dove l’unica cosa da fare è sedersi e guardare qualcun altro vivere la nostra vita. La vita è così.
Nel mio quartiere, ogni giorno la vita faceva l’appello: per chi c’era, per chi doveva esserci, e per chi, come me non poteva rispondere “fuori servizio”.