Antonio Belsito – Vita
L’ebbrezza più bella è l’orgasmo di esserci.
L’ebbrezza più bella è l’orgasmo di esserci.
Alla fine non è vero che “tentar non nuoce”. Tentar nuoce, eppure tanto, soprattutto se dopo aver tentato abbiamo fallito, abbiamo preso una profonda delusione. Tentar nuoce all’anima, al cuore, al corpo e alla mente. Ci vuole tanto, troppo coraggio per riuscire a tentare infischiandosene delle conseguenze.
Non mi piace quando le cose svaniscono, si perdono. Non mi piace fingere di aver dimenticato. Io non dimentico.
La pazzia è la porta, che da nessuna parte scorta.
Ho sognato che eravamo io e te e c’erano anche i nostri occhi, sì, gli occhi; poi, ricordo che sono apparse le mani come carezze dirette dagli occhi. Questi occhi sembrava fossero direttori d’orchestra e nell’armonia sentivo un suono, un ritmo, si, un crescendo di percezioni… sospiri. Ricordo, ancora, che i sospiri conducevano la dolcezza delle carezze come petali sfiorati dal vento e, poi, ricordo un divenire di colori in un susseguirsi di intensità: luce nella luce. Le parole delle labbra scandivano sintonie celebrali come fossero fiocchi di neve in un inverno di sole.
Chissà a cosa pensavi in quei momenti terribili, prima di fare quell’ultimo, mortale passo. Se in quell’istante fossi stato lì con te adesso sarebbe tutto diverso, e non sarei qui a piangere su queste righe che, comunque, spero possano scavalcare qualsiasi barriera terrena, raggiungerti e cullarti. Avrei dovuto dimostrartelo quando potevo; adesso è troppo tardi, adesso che sei già in cielo. Questa sfida contro la vita, l’hai fallita. Solo arrendendoti, alla fine, la sfida l’hai fallita…
Il tempo ci frega la vita e ci assesta anche il colpo di grazia.