Susan Randall – Vita
E, poi guardi avanti. Avanti a te un ponte, un ponte che molte volte hai attraversato, ad un tratto ti accorgi che sei di nuovo al punto di partenza.
E, poi guardi avanti. Avanti a te un ponte, un ponte che molte volte hai attraversato, ad un tratto ti accorgi che sei di nuovo al punto di partenza.
Ogni giorno aumenta la consapevolezza che la mia vita è una condanna, imputatami senza alcuna colpa, da una Giustizia che non ha ancora un volto.
Ci sono quei giorni, quei giorni particolari. Che ti senti pioggia, non importa se il sole brilla e sorride, tu ti senti pioggia e rimani tale! Pioggia!
A volte ci perdiamo in tante cose inutili, perdiamo del tempo inutilmente e ci dimentichiamo delle persone, della vita che scorre e dei momenti che non tornano più. Delle persone che ci lasciano e che non tornano più.Dobbiamo imparare a coglierne il senso di questa vita, dobbiamo imparare a saper vivere e sopravvivere alle sofferenze e alle delusioni che la vita e le persone ci riservano. Dobbiamo imparare a vivere più intensamente le nostre emozioni e se possiamo dobbiamo imparare a ferire di meno le persone che amiamo.
Ci sono persone alle quali vuoi spontaneamente bene. Non le conosci neppure, non sai il loro nome, la loro vita, i loro trambusti quotidiani. Semplicemente ti ci ritrovi. Nei loro gesti, nei loro occhi, nel loro modo di fare, nel loro vivere, nel loro essere.
Mentre le rughe avanzano, l’anima indietreggia e torna ad essere bambina, danzando come da incanto sulle rughe della vita.
La vita non è un videogame e, quando muori, sei game over per sempre.