Gabriella Stigliano – Vita
Camminavo nelle vesti di un’illusione, poi mi sono fermata.
Camminavo nelle vesti di un’illusione, poi mi sono fermata.
In un fredda sera di febbraio, un freddo cuore in un freddo mondo incontrò un angelo che col suo sorriso inconsapevole disse… “perché hai freddo? Io sono stato creato per scaldarti”. Questo cuore iniziò a conoscere l’angelo che era ancor più freddo di lui. Cominciarono a frequentarsi e a conoscersi e scoprirono che nel loro freddo potevano scaldarsi a vicenda… Questo angelo è solo una donna… appena venuta al mondo.
Sono così pochi quelli che sanno invecchiare con grazia.
Schiene ricurve ricamano di vita i campi nelle messi, volti segnati da profonde rughe assorbono i riflessi, ornano il capo i cappelli dalla larga falda giallo paglia, lucide falci incrociano i raggi del soleche nel brillar si staglia.Grano dorato ondeggia nell’attesa delle affilate lame, involucri sottili rivestono i piccoli chicchi impazienti di trasformarsi in pane.Mietere il grano a mano, chissà se esiste ancora chi lo fà, entra nei campi il rombo del progresso spazzando via quei tempi là, ne sentono mancanza le grandi aie dove dopo fatica si faceva festa, tovaglie stese a sventolare è quello che ne resta.Orfani attrezzi agricoli arredano i musei nel ricordar le gesta.
La mia vita in questo periodo è come un cielo in tempesta, come una bufera che non ha tregua che passa portando con se ogni speranza, i miei occhi non sorridono più, non è facile guardare al domani con ottimismo perché il presente è come una terra che frana sotto i miei piedi, ma il mio cuore cosi triste trova la felicità solo grazie a te. Sei un soffio di serenità, un battito di libertà che mi fa volare in un mondo dove l’amore è in grado di battere sempre e oltrepassa le distanze, resisterà contro ogni avversità.
E nel bene e nel male vedi, noti e capisci. Imparare è un verbo infinito e non si finirà mai di imparare.
Siamo sempre di corsa perché la vita ha fretta di vivere, non rallenta mai se non nei pressi della morte.