Ornela Radovicka – Vita
La vita comunica, noi scriviamo, anche se spesso si dimentichiamo delle le virgole. E poi, al finale c’è una parte che non sa mai dove ti porterà, quasi deliziosa, si chiama speranza.
La vita comunica, noi scriviamo, anche se spesso si dimentichiamo delle le virgole. E poi, al finale c’è una parte che non sa mai dove ti porterà, quasi deliziosa, si chiama speranza.
La reciprocità rende sublime ogni rapporto e avvicina cuori e pensieri. Di qualunque tipo di rapporto si tratti, il senso unico tende ad allontanarci.
Non conta il tempo vissuto, ma quello che sei riusito a lasciare nel cuore di chi ti è passato accanto.
Siamo una pratica di burocrazia cosmica, un atto protocollare d’oltre dieci miliardi d’anni.
E poi ti svegli una mattina e ti accorgi di non essere più la stessa. O per meglio dire lo sei, ma sei diversa. Capisci che niente e nessuno può mettere in discussione “chi” e “cosa” sei, ma che solo tu puoi saperlo e solo tu puoi valutarlo e giudicarlo. Ti accorgi che molte cose che ritenevi importanti magari in realtà non lo sono poi così tanto e mentre ne prendi coscienza e consapevolezza capisci che molte di quelle che hai trascurato in realtà lo sono. Magari tra quelle trascurate c’è anche te stessa/o. Quindi prima di fermarti e dichiararti sconfitto o di rincorrere qualcosa che incontro non ti è mai venuto, domandati cosa stai veramente togliendo e negando a te in primis!
Vivi ogni minuto come se fosse l’ultimo perché non sai quando la vita ti potrebbe essere portata via.
Ad un fiore non importa dove stare, una margherita si sentirà margherita in mezzo alle spine delle rose come in mezzo alle orchidee. Un fiore è felice quando può alzare le proprie braccia ai raggi del sole ma non scappa quando le nuvole rovinano quello splendido incantesimo. Un fiore va ma torna sempre, torna migliore, non torna per restarsene, non torna per andare e tornare, così sarà sempre, non passerà il resto della propria vita tra rose e orchidee, ma si spingerà oltre.