Sonia Sacco – Vita
Non so cosa farò domani e non so cosa succederà, ma forse il bello della vita è proprio affrontare ogni giorno questa nuova sfida: non sapere, ma aver voglia di guardare e scoprire.
Non so cosa farò domani e non so cosa succederà, ma forse il bello della vita è proprio affrontare ogni giorno questa nuova sfida: non sapere, ma aver voglia di guardare e scoprire.
Ognuno di noi vale.Vale immensamente solo per il fatto di essere uomo. Indipendentemente dal colore, dalla bellezza, dallo status, dai soldi che possiede.E ognuno ha diritto alla felicità.Ma la felicità te la devi costruire, devi lottare per mantenerla.E la felicità passa in primo luogo attraverso il rispetto di sé.E dalla consapevolezza del diritto e del dovere di avere una strada da seguire.
Gli occhi sono lo specchio dell’anima, l’emozione ne è lo sfogo, il cuore la sede, la testa il nscondiglio per le situazioni difficili.
Parliamoci chiaro, in amore non ci sono persone deboli o incapaci di amare. Ci sono persone che se amano davvero “rischiano”. E poi ci sono quelli che si “attaccano” a qualsiasi scusa per mollare. Ecco quelli non amano, giocano che è ben diverso.
Ricorda sempre che le delusioni ci aiutano a crescere.
Siamo una generazione psicologicamente instabile, cambiamo umore di continuo, viviamo incatenati a noi stessi quando in realtà vogliamo la libertà, la libertà di abbandonare il passato per proiettarci in un futuro migliore.
Nella notte dei tempi, agli albori della vita, l’odio, la cattiveria, la gelosia, l’egoismo, sono stati i pilastri dell’evoluzione, i semi che hanno permesso alla vita di radicarsi sulla terra. Il sangue versato dall’azione dell’uomo è stato il primo carburante della vita. Questi semi erano funzionali e quindi contemplati e accettati da Dio.A controbilanciare questi semi donateci dal Creatore, nell’animo umano sono stati piantati anche i semi dell’amore, del rispetto, della comprensione e della solidarietà.Oggi che la vita non è più a rischio di estinzione, perché prevalgono i primi semi?Mio Dio, forse non hai previsto che l’uomo è meno intelligente di quando tu intelligenza gli hai donato. Hai capito ben presto, e cosi all’indomani della notte dei tempi hai cercato di correggere il software della tua creatura. L’aggiornamento del software è avvenuto attraverso il dettato dei dieci comandamenti, ma nonostante ciò, nonostante oggi la vita è ben radicata sulla terra, l’uomo continua a versare sangue.