Michele Gentile – Vita
In fin dei conti siamo lettere in viaggio, indelebile inchiostro di cuore su pagine d’eternità.
In fin dei conti siamo lettere in viaggio, indelebile inchiostro di cuore su pagine d’eternità.
Nella vita fai mille cose buone e non vengono riconosciute, ne fai una errata e ti fanno la persona più spregevole del mondo. il perché accade questo? Perché oggi si vive solo di momenti fin quando tutto va bene ci si stà in pace, basta un errore una virgola messa male ci si butta all’aria tutto, questo accade quando non si danno valore alle persone che ci stanno vicino, e quando si è lontani dalla parola amore.
In momenti di subbuglio, alzo gli occhi al cielo e mi perdo nell’infinità dei miei pensieri. Sussurro a me stessa di non arrendermi mai e di pensare che un giorno arriverà ciò che più desidero: poter vivere nell’amore!
Il disegno della vita è una dimensione che va oltre la capacità di comprensione. Può sembrare ingiusto, giusto, ma non è detto che non disegni la realtà che chiamo “conformità disarmante” di un percorso o cammino che per forza maggiore scegli o scegliamo. Il disegno della vita, completa e marca solitarie dimensioni che hanno trame sconosciute, sfaccettate in continua evoluzione. Hanno possibilità, personalità, profondità, hanno occasioni prese al volo ma che puntualmente luoghi comuni azzerano.
Dopo aver dato tanto e aver raccolto delusioni e fregature, ci chiudiamo un po’ in noi stessi e iniziamo a pensare che sia arrivato il momento giusto per cominciare a pensar un po’ a noi.
Un ragazzo per volare ha bisogno di ideali, ma questo mondo ne è privo e non perde occasione per tagliare le sue ali.
La “magicicada septendecim” è una specie di cicala che vive nel sottosuolo allo stato di ninfa per diciassette anni, per poi uscire all’aperto vivendo solo trenta, quaranta giorni. Questo insegna che una fugace parentesi di luce può illuminare l’oscurità di un’esistenza intera.