Lailly Daolio – Vita
Ho conosciuto la quiete e solo lì, in quel preciso istante, mi son resa conto con che fottuto pandemonio stavo convivendo.
Ho conosciuto la quiete e solo lì, in quel preciso istante, mi son resa conto con che fottuto pandemonio stavo convivendo.
Quando si avvertono i sintomi della stanchezza, quando errare non è più in piacere ma una fatica, meglio cercare un luogo di appoggio o un rifugio sicuro, anche se non del tutto soddisfacenti.
L’essenza della vita è la vita stessa.
Fame, sete, malattia, dolore, povertà, morte, sostegno, sentimento e, ancora. Solo sulla bocca di chi sa davvero cosa siano possono sostare per fare paragone con una triste e amara realtà. Basta un passo indietro un grammo di umiltà, tutto sarebbe meno amaro e forse si potrebbe fare un confronto con ciò che vuole apparire, ma che in realtà non lo è e non lo sarà mai.
La vita non finisce mai. Qualcosa rimane sempre. Di bello o di brutto. Nella memoria e nel cuore delle persone che ci sono state vicine o sfiorate.
A volte la distanza tra la comparsa del sole e il continuo ed incessante cadere della pioggia è rappresentato da un filo sottilissimo che prima o poi si spezza e fa tornare quel sole insperato nei tuoi giorni caratterizzati sempre più da temporali dell’anima.
Siamo creature libere imprigionate nelle nostre paure.