Anna Maria D’Alò – Vita
La vita ci veste dei suoi frutti e ci denuda dopo che abbiamo vendemmiato nella nostra vigna.
La vita ci veste dei suoi frutti e ci denuda dopo che abbiamo vendemmiato nella nostra vigna.
Amaro è il senso della vita, per chi non conserva più crediti. Riconosca ora l’uomo d’aver ceduto all’inganno, di un immeritato cammino, perché ad ogni individuo è riservato un ingresso di gloria, attraverso le porte della vita. Per quanto ogni passo rivolto ad andare avanti, sarà la conseguenza di due passi compiuti all’indietro, non si scoraggi l’inconsapevole Viandante, ma faccia tesoro di questo mio dire: “Il passo fatto in avanti vale cento volte in più, dei due che ci hanno fatto arretrare”.
Rimanere in grembo abbracciati a se stessi; la placenta che protegge, aderendo più di ogni altra pelle, il liquido amniotico che culla e il cordone ombelicale che alimenta senza nulla pretendere. Fluttuare nel muto ventre mentre il cuoricino, gli occhietti, le manine e i piedini si conoscono e le orecchie ne accompagnano la parola. Sommersi nel bene più bene che ci sia. La vita così com’è. Senza se e senza ma.
Quando dell’incompetenza se ne fa una virtù, siamo all’apoteosi dell’idiozia.
L’utilità del vivere non è nella durata, ma nell’uso: qualcuno ha vissuto a lungo pur avendo vissuto poco, badateci finché ci siete.
L’attuale creazione di denaro dal nulla operata dal sistema bancario è identica alla creazione di moneta da parte di falsari. La sola differenza è che sono diversi coloro che ne traggono profitto.
Se i denti del giudizio durano poco, l’essere umano non dura molto di più.