Francesca Turis – Vita
Sono quella ragazza che quando va in giro con gli “amici” il marciapiede è sempre troppo stretto.
Sono quella ragazza che quando va in giro con gli “amici” il marciapiede è sempre troppo stretto.
Selinità un cumulo di assurdi desideri che a notte in sofferte dormiveglie, si addensano in nostalgici ricordi di luoghi e tempi lontani per dissolversi al primo mattino, nella tenue luce filtrata da una nube appesa a ciocche ai quattro angoli del cielo. Selinità. Assoluta discrepanza tra volere e potere.
Sebbene io abbia della vita una concezione tetra, ho sempre nutrito un grande amore per l’esistenza, un amore talmente grande da convertirsi in negazione della vita, perché non possedevo i mezzi per soddisfare la mia voglia di vivere.
La critica nella nostra epoca è tanta molto spesso costruttiva, molte alte eccessiva altre ancora resta irrilevante a se stessa. La gente parla nell’epoca nostra che è astrusa, parla male e parla bene, predica bene e razzola male o all’inverso; discute per ore e non termina a volte in una conclusione.
Come per il resto, non sono più colpevole, nell’imitare la “vita reale”, di quanto la “vita reale” sia responsabile nel plagiarmi.
La vita non è di chi piange e si arrabbia ma di chi sorride mentre muore.
La vita è come la musica, fatta di alti, medi e bassi. Equalizza i vari toni affinché tu riesca a renderla meravigliosa.