Mario Pugliese – Vita
A te che passi, ti fermi e leggi, prendi ciò che ti fa sorridere e lasciami il tuo pianto, irrigherò i lunghi prati che attraverserò durante il mio cammino.
A te che passi, ti fermi e leggi, prendi ciò che ti fa sorridere e lasciami il tuo pianto, irrigherò i lunghi prati che attraverserò durante il mio cammino.
Rimane compostamente seduto il silenzio quando pezzi di te volano via con le parole sprecate.
Tu trascorri la tua vita aspettando un momento che non arriverà mai, non perdere il tuo tempo ad aspettare.
La capacità d’inventare appartiene alla gioventù, come il giudizio alla vecchiaia.
Una leggenda deve morire per essere nominata tale.
Cerco parole sensate nelle quali ancora credere. Cerco al di là di una logica coerenza un punto fermo a cui dare un nome. Ma tutto questo cos’è se non una confusa realtà! Un groviglio di continue sensazioni contrastanti, di inutili fantasmi che si fanno pensieri e come aghi si insinuano nella mente, fino a farti perdere ogni dignità. Subdola e pesante, si fa sempre più la resistenza al presente, e persiste l’immagine futura di un angoscioso abbandono.
La vita è come il gioco della battaglia navale. Puoi rischiare di fare un buco nell’acqua, ma se ti va bene affondi il tuo prossimo.