Federico Cerniglia – Vita
Amo la casualità degli eventi, il susseguirsi di azioni inaspettate, a volte anche troppo inaspettate.
Amo la casualità degli eventi, il susseguirsi di azioni inaspettate, a volte anche troppo inaspettate.
Sì, sono morto, sono tornato. Ho imboccato la luce, carezzava le membra nello stretto cunicolo lucente. Ho librato fuori dal tempo nella luce placato dall’ineluttabile destino. Scia di luce ch’è vita bisognosa di vita per vivere. Volevo abbracciarla migrare con lei nella pace. Il fondo non era chiaro un cerchio catramoso ribollente color pece maleodorante. Il mio volto in un gorgo sorride. È molto più chiara la falsità di quel sorriso che la luce divina. Indosso le ali d’angelo appena donatemi, fuggo dal sentiero lucente. Ho bisogno ancora d’un po’ di tempo.
Si dice che il tempo guarisca ogni male, peccato che per farlo ogni tanto inserisca nella tua mente dei ricordi che vorresti cancellare per sempre.
Ci sono talmente tanti cattivi in questo mondo, che quei pochi buoni e onesti che ci sono non vengono riconosciuti.
All’inizio del mondo l’uomo non c’era; non ci sarà neanche alla fine.
È molto più faticoso educare se stessi che giudicare gli altri. Ora, l’importante è scegliere.
Cara vita, te lo dico con tutta la forza che urla dentro di me, hai sbagliato a metterti contro di me.Io sono quella che, al mattino si alza e non veste abiti firmati ma indossa una bella corazza e inizio il mio giorno affrontando tutto, e quando dico tutto, intendo lacrime, sorrisi, la pioggia che mi bagna dentro quando fuori sorrido e poi l’amore che porto e che dono. Se pensi di fermarmi, o solo mettermi da parte hai fatto male i conti.Io vado avanti come sempre e soprattutto scelgo di seguire il mio cuore. Quindi arrenditi!