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Luca Zecca – Vita

La vita è fatta di priorità, perché il tempo è poco, non si può regalare tempo a tutto e ogni cosa necessità del suo tempo! L’uomo che non lo comprende, l’uomo che non sa darsi le priorità, può affannarsi ma alla fine non avrà guadagnato nulla, perché ha perso la cosa più preziosa, il tempo, ma non avrà guadagnato nulla di altrettanto prezioso! E che c’è di così prezioso!? Beh, come sempre, Gesù ci viene incontro, e ci insegna come sono le cose “del Regno” e le cose dell’anima a vivere nell’eternità con noi, in buona sostanza l’amore, l’affetto, l’amicizia, la carità e la lealtà. Ma se non si sa sfruttare il tempo per coltivarle nel giusto, ci si troverà ad averlo perso per aver guadagnato soldi, gloria e stima del mondo, che con il mondo sono state create, e nel mondo saranno ridotte in polvere!

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  • Tiziana Fiorentino – Vita

    Quando si perde la certezza di conoscere, non completamente ma almeno in parte, una persona, si cade nell’insicurezza dei propri mezzi percettivi, è difficile riprendere fiducia del proprio istinto, il timore che possa accadere ancora di rimanere deluse ti spinge a diventare più dura con te stessa e di conseguenza con chi ti circonda. E così s’innalza un muro, che ti dà la sensazione che tutto ciò che sta al di là non può più ferirti.S’incontrano, si conoscono un numero smisurato di persone nell’arco della propria vita che riescono piano piano a crepare fino a far cedere quel muro, il rancore che ne può derivare è non averlo permesso prima, troppo tempo è passato…, una seconda occasione c’è sempre per tutti, bisogna solo avere il coraggio di afferrarla.

  • Irene Macaro – Vita

    È tutta una danza confusa dove nessun movimento ha un proprio tempo, ci si muove perché si deve, perché si sa, sappiamo, che se ci si ferma è impossibile andare avanti. Non riusciremo mai ad azzeccare il tempo giusto, il ritmo scorrerà mentre noi, stanchi, cercheremo di stargli dietro. È tutto troppo veloce ed il tempo non si ferma,, la musica si alza e si abbassa e non si può far altro che seguirne il vortice sperando di arrivare prima o poi alla fine della canzone, dove tutto, si spera, andrà meglio. Dove “questa cosa” avrà una definizione, un modo per chiamarla, e non sarà solo qualcosa che esiste ma è precaria. Non sarà più appesa ad un filo, quando la musica si spegnerà tutto avrà un posto giusto in cui stare, un tempo in cui ballare e il proprio ritmo da seguire.