Lailly Daolio – Vita
Sono sempre pronta a tutto, niente e nessuno mi spaventa, né mi piego, né mi spezzo, combatto per le mie ragioni e per chi amo senza remore o esitazioni.
Sono sempre pronta a tutto, niente e nessuno mi spaventa, né mi piego, né mi spezzo, combatto per le mie ragioni e per chi amo senza remore o esitazioni.
Le parole non hanno padroni, a meno che non siano dedicate a qualcuno, allora appartengono a chi le riceve.
Voglio tornare bambino, voglio annusare la Coccoina, voglio spalmarmi il Vinavil e poi togliermelo come se fosse una pellicina. Voglio usare i pennarelli per poi avere tutte le dita piene di piccole striscette colorate. Voglio rubare la merenda ai grandi. Voglio credere che il mio soldatino si sposti all’ultimo momento e schivi il proiettile. Voglio credere che l’astronauta è un lavoro che si può fare solo di notte, perché di giorno non ci sono le stelle per atterrare. Voglio credere che un mio amico è un mio amico per sempre, e non ti tradisce mai. Ma soprattutto voglio credere che Babbo Natale il carbone te lo porta solo se sei stato cattivo.
Se nel mio cammino, avessi tutte le risposte che mi pongo, non avrei più nulla da dover chiedere.
Apri il libro della tua vita a poche persone. Solo una piccola parte capisce cosa c’è scritto, tutti gli altri sono curiosi.
La vita ha questo di strano, che se non vuoi accettare nient’altro che il meglio, molto spesso riesci a procurartelo.
La vita terrena è un labirinto pieno di incognite e interrogativi, la cui porta d’ingresso è in sé e di per sé l’incarnazione dello spirito e non può esser altro; e quella d’uscita, la morte stessa del corpo fisico. E la reincarnazione, a sua volta, è un bonus “extra” diciamo, ossia un’altra fase di apprendistato e ricerca attraverso i suoi sempre più numerosi meandri.