Silvana Stremiz – Vita
Non riesco a ringraziare per il dolore e non sono molto disponibile a comprendere alcuni macabri disegni della vita.
Non riesco a ringraziare per il dolore e non sono molto disponibile a comprendere alcuni macabri disegni della vita.
Comincio a farmi l’idea che la gente a caccia di senso e di risposte capaci tracciare la rotta di un’esistenza sia ormai la stramaggioranza.
Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti.
Ah, giovinezza, come fu fragile il vento, fra i rami, della tua voce.
E sono il giorno e la notte, la pioggia e il sereno, la quiete e la tempesta, su un albero sono la foglia che sta per cadere e pur tenacemente mi aggrappo ai rami, vivo in una pozza di fango, ma i miei occhi guardano alle stelle, sono la barca nel mezzo della tempesta, che non è rimasta in porto per paura delle onde.
La vita è intrigante, proprio perché ti pone tante fermate, scontri, sfide e tu devi sempre riprendere a giocare le tue partite anche se spesso non sarai vincitore, ma sarai sempre in gara con l’adrenalina.
La luna fatta a pezzi ha negli occhi la speranza di un bambino.