Carlo Gragnaniello – Vita
Nella vita per sapere dove andare bisogna sperimentare.
Nella vita per sapere dove andare bisogna sperimentare.
La vita è crudele, gli ho dato la mano mi ha preso tutto il braccio.
La preoccupazione per la propria immagine, è questa la fatale immaturità dell’uomo. È così difficile essere indifferenti alla propria immagine. Una tale indifferenza è al di sopra delle forze umane. L’uomo ci arriva solo dopo la morte.
La vita è questione di culo e dite pure che sono maschilista ma alcune donne partono con un bel vantaggio.
La nostra vita, questa vita che ci porta a fare salti mortali tra reale e virtuale. Siamo divisi in due mondi, uno che ci porta via il tempo vivendo e l’altro che ci fa sognare di tempi lontani. A voi, pagine a me care, dico di non chiedere scusa se non passate qui, la vita va vissuta tutta i giorni, qui ci rilassiamo quando stacchiamo la spina dal lavoro, dalla famiglia e cerchiamo di lasciar dormienti i problemi, quindi non preoccupatevi se non avete il tempo, esso è un continuo scorrere, fregandosene di quello che noi vorremmo fare. Allora voi vivete e quando potete passate e salutate, ma non chiedetemi scusa se per un po’ non ci sarete o non vi siete fermati da me. La vita è un’altra cosa. Noi siamo solo anime virtuali che sognano in affranti di tempo perduti.
Trovi sempre qualche “angelo bastardo” pronto a farti versare le lacrime che credevi di aver congelato in fondo all’anima.
La grandezza è un’esperienza transitoria. Ed è inconsistente, legata com’è all’immaginazione umana che crea i miti. La persona che sperimenta la grandezza deve percepire il mito che la circonda. Deve pensare a quanto è proiettato su di lei, e mostrarsi fortemente incline all’ironia. Questo le impedirà di credere anch’essa a quello che pretende di essere. L’ironia le consentirà di agire indipendentemente da se stessa. Se invece non possiede questa qualità, anche una grandezza occasionale può distruggerla.