Michele Gentile – Vita
Sole, come anime senza Dio come fortezze senza torri. Il mio nome si consuma nell’oblio né amore né dolore sololo stesso infinito, inutile cammino.
Sole, come anime senza Dio come fortezze senza torri. Il mio nome si consuma nell’oblio né amore né dolore sololo stesso infinito, inutile cammino.
La mezza età arriva quando comincia a vedersi intorno alla vita.
I saputelli di vita, che parlano di sofferenze mai vissute, predicano amore e rispetto senza saper amare e rispettare, servono solo a chi ancora deve capire se stesso. Io ho bisogno di capitani di vita, non di maestri.
Un giorno riuscirò a vivere, perché adesso riesco solo a sopravvivere in un mondo pieno di cose che vanno nel verso sbagliato, pieno di persone che non dovrebbero neanche esistere e di situazioni che non dovrebbero nascere ma, si, un giorno riuscirò a superare le cose che non vanno, ad ignorare le persone inutili, a non considerare le situazioni nate per sbaglio.
L’uomo è il più disgraziato degli animali: insieme alla imbecillitas corporis, comune a tutti i viventi, possiede anche la inquietudo animi, ovvero la consapevolezza di dover muorire.
Amo la vita perché è un regalo che mi è stato fatto, amo il sorriso perché è colui che mi accompagna lungo le strade difficili, amo la voglia di affrontare ogni giorno come se fosse l’ultimo, amo me stessa/o perché riesco a vivere con quel poco che ho ed esserne felice.
L’uomo, ogni uomo, ha il suo tempo in quanto esso, il tempo, è parte inscindibile del sé umano. La relatività è anche questo.