Giulia Mascolo – Vita
Ho perso il fiato a forza di correrti dietro.
Ho perso il fiato a forza di correrti dietro.
La tecnologia avanza, l’umanità resta indietro, troppo evoluta la specie umana, sarebbe il caso si fermasse un po’ e interrogarsi se siamo ancora umani oppure semi robotizzati. Con emozioni, sensazioni, valori.
Percorso a matita.Sul foglio disegno la mia vita:è un cerchio gigantepartito da un piccolo puntinoe diventato grande!
Ma sono di questo genere, proprio, per me, quelle Furie che agitano quelli che declamano, quando proclamano: “Queste mie ferite le ho subite per la libertà della repubblica, questo mio occhio l’ho perduto per voi. Datemi una guida, che mi guidi dai miei figli, che ci ho i tendini tagliati, che non mi tengono su il corpo”. Che sono cose che si potrebbero sopportare, se ci potessero aprire una via, per quelli che si avviano verso l’eloquenza. Ma con dei contenuti tanto sballati, con delle frasi che fanno tanto chiasso per così niente, ci guadagnano soltanto questo, quelli, che ci arrivano nei tribunali, che si trovano come sbarcati sopra un altro pianeta.
Silenziosamente aspetto, creando una mia storia mentale, più viva e più reale della realtà stessa, che mi soddisfa pienamente, perché sono io il narratore che scrive gli imprevisti e ne conosce già la soluzione.
Ed essendo io ancora troppo giovane, ingenuamente ero portato a rendere assoluto quello che mi stava accadendo. Credevo ancora che un addio fosse un saluto definitivo. Un sé ancora una volta impulsivamente confuso dentro il proprio sogno.
Bisogna essere grati alla vita ogni giorno, alle persone che ne fanno parte rendendoci felici.